SustainEconomy24: la nuova Eni nelle parole dell’AD Claudio Descalzi

10 Agosto 2020

Una strategia industriale sostenibile può essere garanzia di successo del business. Nasce a partire da questa consapevolezza la nuova Eni, come spiega l’AD Claudio Descalzi nel suo intervento per SustainEconomy24, il primo numero del report di “Il Sole 24 Ore Radiocor” e Luiss Business School dedicato alla sostenibilità. Il Gruppo ha intrapreso questo cammino ormai da sei anni, da quando “abbiamo iniziato una trasformazione che ci porterà a una profonda evoluzione delle nostre attività e a una sostanziale riduzione delle emissioni a effetto serra, entro il 2050”. Oggi, dopo l’emergenza Coronavirus, Eni è ancor più determinata a proseguire in questa direzione: “Il mondo intero sta vivendo un periodo di forte cambiamento, e in particolare l’industria dell’energia ha davanti a sé grandi sfide che cambieranno la sua fisionomia nel lungo termine. Chi riuscirà a costruire una strategia industriale sostenibile non solo dal punto di vista economico e finanziario, ma anche ambientale, riducendo drasticamente le proprie emissioni e quelle dei propri prodotti, garantirà il successo a lungo termine del proprio business”.

Un cammino oggi “irreversibile”, come sottolinea Claudio Descalzi, che “ci porterà a diventare una compagnia leader nella produzione e vendita di prodotti energetici decarbonizzati”. Sullo sfondo una battaglia epocale da affrontare: “Il cambiamento climatico impone a governi, organizzazioni internazionali e della società civile, e mondo imprenditoriale di agire insieme, con obiettivi chiari per ridurre l’impatto carbonico. Allo stesso tempo, dobbiamo lavorare insieme per garantire accesso ad un’energia sostenibile per una popolazione in crescita, riducendo le differenze economiche e sociali a livello globale”. Sfide che secondo l’AD di Eni è necessario trasformare in opportunità, rifacendosi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite: “Un riferimento centrale, ancor più in un momento di acuta incertezza come quello attuale”. Fondamentale è quindi “mantenere la barra dritta verso gli obiettivi di lungo termine, che per noi significa la consapevolezza di voler contribuire alle sfide di una transizione energetica equa, mettendo in campo tutte le nostre risorse, contando sulle nostre competenze e la nostra passione”. Non a caso Eni ha adottato già dallo scorso anno “una nuova mission aziendale che fa propri gli SDGs delle Nazioni Unite, codificando al massimo livello una direzione intrapresa negli ultimi sei anni, con un nuovo modello di business grazie al quale temi come la decarbonizzazione, la sostenibilità e l’economia circolare sono diventati parte integrante di ogni nostra attività”.

E oggi il Gruppo guidato da Claudio Descalzi guarda al 2050, con una strategia a lungo termine che ne disegna l’evoluzione “coniugando le necessità di continuo sviluppo in un mercato dell’energia in forte evoluzione con una significativa riduzione dell’impronta carbonica del portafoglio, sempre con l’obiettivo di ricercare la massima efficienza in ogni processo”. Una “svolta storica”, intrapresa anche per merito del “valore delle proprie persone” che permette “di massimizzare le opportunità di mercato, accelerando il nostro percorso di trasformazione e facendo leva sull’integrazione dei business”. La nuova Eni sarà sempre più orientata verso il cliente, focalizzata sulla sola vendita di prodotti decarbonizzati: “Prodotti verdi da fonti rinnovabili pure, prodotti blu da gas decarbonizzati e prodotti bio dalle nostre bioraffinerie o direttamente dall’agricoltura”: i clienti non dovranno più preoccuparsi della loro impronta carbonica “quando acquisteranno i nostri prodotti, perché ce ne saremo già occupati noi”.

La strategia che proietta il Gruppo tra i protagonisti della transizione energetica è stata riconosciuta da osservatori esterni tra le più ambiziose nel settore, come osserva l’AD Claudio Descalzi: “Il fatto che la strategia contenga anche milestone intermedie rende il percorso particolarmente solido. L’evoluzione e la trasformazione del nostro portafoglio ci porteranno a ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050, rispetto al 2018. Per apprezzare l’importanza di tale impatto, è fondamentale comprendere l’approccio globale che abbiamo adottato per tenere conto delle emissioni di gas serra. Un approccio distintivo di Eni perché, nel contabilizzare le emissioni, teniamo conto di tutte quelle derivanti dai prodotti energetici da noi commercializzati, siano essi di nostra produzione o acquistati da terzi”.

Il significativo investimento in energia eolica in Italia annunciato di recente e l’inaugurazione del supercalcolatore HPC5 non dicono solo come il nuovo corso di Eni sia già realtà ma anche “quanto sia importante investire in innovazione e tecnologia nell’ottica di decarbonizzazione”. La chiave del successo però per l’AD Claudio Descalzi sono “le nostre persone”, il cui ruolo è fondamentale “nel portare avanti qualsiasi iniziativa di cambiamento”. Non a caso nel definire la nuova struttura aziendale “che darà vita alla nostra strategia a lungo termine stiamo mettendo le nostre persone nei posti giusti”, poiché “la loro motivazione, intraprendenza e determinazione sono la nostra forza principale”. E in merito l’AD ricorda inoltre come la mission di Eni faccia esplicito riferimento “al valore della diversità, dell’inclusione e dell’integrazione” riconoscendone le qualità.

Per maggiori informazioni:
https://www.ilsole24ore.com/art/descalzi-sostenibilita-garantisce-successo-business-cammino-irreversibile-ADLPL7c