21 Gennaio 2019
Da oltre dieci anni Eni è parte della “comunità politecnica”, creata dal Politecnico di Milano coinvolgendo i suoi interlocutori e partner per contribuire insieme a “disegnare il futuro”. È proprio Claudio Descalzi a sottolineare il valore di questa collaborazione: in una video-intervista l’AD fa notare come “la divulgazione della cultura, l’innovazione, lo scambio, il comprendere e guardare insieme quali possono essere le future linee di sviluppo” siano alcuni dei diversi aspetti in cui si realizza il contributo fondamentale dato dall’ateneo alle imprese italiane e non.
Non a caso essere parte della “comunità politecnica” significa avere una chiara visione del futuro che si basa sulla forza della condivisione: come si legge sul sito del Politecnico infatti l’intento è quello di esprimere “un’intelligenza collettiva dove il tutto è più della somma delle sue parti” e “dove le abilità e le eccellenze di ciascuno contribuiscono al successo di tutti”. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha avuto modo di sperimentarlo concretamente: la partnership tra le due realtà risale al 2008 ed è stata rinnovata lo scorso luglio.
In questi anni Eni ha investito in attività di ricerca circa 40 milioni di euro e i prossimi progetti guardano proprio alle leve strategiche su cui Eni sta puntando per la propria crescita: economia circolare, transizione energetica e digitalizzazione.
“Col Politecnico abbiamo accordo decennale appena rinnovato, scambi continui, borse di studio ma soprattutto abbiamo sviluppato fino ad ora sedici brevetti che sono diventati anche applicativi e realizzativi all’interno della nostra industria” spiega Claudio Descalzi nel video, ribadendo la propria soddisfazione per i numerosi traguardi raggiunti insieme.