Claudio Descalzi a “Il Messaggero”: “Eni vincente negli EAU con la propria tecnologia”

11 Febbraio 2019

Avevamo annunciato che saremmo cresciuti e in un colpo solo”: raggiunto telefonicamente da “Il Messaggero” ad Abu Dhabi, l’AD di Eni Claudio Descalzi commenta l’importante accordo siglato con ADNOC per l’acquisizione del 20% di ADNOC Refining, quarto impianto di raffinazione al mondo. Un’operazione che porta il gruppo italiano a centrare in anticipo alcuni degli obiettivi inclusi nell’ultimo piano industriale. Contestualmente il 15% di ADNOC Refining è stato ceduto dalla società petrolifera degli EAU alla svizzera OMW.

“Abbiamo aumentato la nostra capacità di raffinazione del 35% entrando nel settore downstream degli Emirati Arabi Uniti” spiega Claudio Descalzi, evidenziando come l’investimento pari a 3,3 miliardi di euro si concili “con la nostra strategia volta a rendere il portafoglio di Eni maggiormente diversificato dal punto di vista geografico, più bilanciato lungo la catena del valore, più efficiente e più resiliente rispetto alla volatilità del mercato”. Eni, ADNOC e OMW hanno inoltre concordato la costituzione di una joint venture specializzata nella commercializzazione dei prodotti petroliferi: le tre realtà manterranno le stesse quote azionarie stabilite per ADNOC Refining. “Abbiamo abbassato il nostro break even a un dollaro e mezzo, siamo entrati in una società che già produce, con una delle raffinerie più grandi al mondo, che genera cash flow” aggiunge l’AD.

20 le società petrolifere in corsa per l’accordo: Eni è riuscita a sbaragliare la concorrenza. Fondamentale è stato “il contributo di tecnologia che ha portato, in grado di garantire una flessibilità maggiore in termini di carichi di raffinazione con una riduzione della componente carbonica Eni”. Un traguardo di rilievo non solo per Eni, ma per l’Italia intera, come dimostra anche la partecipazione del presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla firma dell’accordo. Una ulteriore conferma “dell’importanza industriale ed economica del sistema Italia” di cui Eni si fa portavoce in questa area, come fa notare anche Claudio Descalzi a “Il Messaggero” parlando degli accordi sottoscritti negli ultimi mesi: “Abbiamo firmato otto contratti, tra i quali quello per il più grande campo off shore”.