15 Luglio 2019
Un passo importante nella costruzione di un futuro a minor impatto ambientale e sviluppo sostenibile. È l’AD di Eni Claudio Descalzi a riassumere in queste parole il valore del Memorandum di intesa sottoscritto lo scorso 5 luglio a Milano con Ettore Prandini, Presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti. Intervenendo all’inaugurazione del Villaggio Coldiretti, l’AD ha fatto notare come l’accordo impegni le due realtà a cooperare congiuntamente in numerosi progetti in materia di economia circolare, che rappresenta per Eni “un pilastro strategico nel percorso di decarbonizzazione delle nostre attività”.
“Un cammino che abbiamo intrapreso da tempo ma al quale negli ultimi cinque anni abbiamo impresso una fortissima accelerazione” ha spiegato Claudio Descalzi, sottolineando come il gruppo abbia investito significativamente in “efficienza, produzione di energia verde ed economia circolare attraverso la trasformazione di sostanze organiche e inorganiche, minimizzando gli sprechi e valorizzando i rifiuti e i materiali di scarto”.
Diverse le aree di intervento previste nel Memorandum: la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico o e bio-chemicals, e dei sottoprodotti di tali produzioni anche a fini zootecnici o di input per l’agricoltura, quali biofertilizzanti; la ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery, non in competizione con la catena alimentare; una gestione più sostenibile del fine vita dei prodotti, attraverso la minimizzazione della produzione di scarti e rifiuti nell’ambito della filiera alimentare, nel trasporto e nell’imballaggi.
Un accordo “con grandi potenzialità”, come ha detto Claudio Descalzi, che apre a nuove prospettive di sviluppo congiunto in ottica di lungo termine. In generale, l’intento di Eni e Coldiretti è promuovere ulteriormente un’agricoltura sostenibile che punti all’ottimizzazione dei consumi energetici e alla conservazione delle matrici ambientali oltre a un utilizzo sostenibile dell’acqua, anche attraverso l’uso di strumenti digitali e di tecnologie rinnovabili. Non solo: l’accordo prevede lo sviluppo di ulteriori iniziative di sinergia industriale, basate sulla condivisione di assets, facility e competenze, la definizione di nuovi progetti di sviluppo sostenibile in Italia e all’estero e lo studio di iniziative formative ed informative congiunte sui temi della sostenibilità.
Parlando del Memorandum, l’AD di Eni Claudio Descalzi ha fatto notare come ricerca, tecnologie e iniziative industriali rappresenteranno per Eni vere e proprie future linee di business: “Ma questa nostra trasformazione, da sola, non è sufficiente a garantire un futuro di minori emissioni. Occorre unire le competenze e le risorse di tutti i principali attori dei sistemi economico e sociale, e fare sistema ad ampio raggio, anche attraverso i singoli comportamenti individuali. Credo che questo accordo vada proprio in questa direzione”.