20 Febbraio 2017
Nei giorni scorsi ho avuto il piacere di incontrare personalmente Mohammad Sanusi Barkindo, Segretario Generale dell’OPEC. Un’occasione importante per noi di ENI. Abbiamo infatti avuto modo di illustrare alla delegazione in visita le strategie future, il modello upstream di sviluppo e le prospettive di crescita della nostra azienda. E particolarmente interessante è stato confrontarci sui temi cruciali dell’industria petrolifera e del futuro del settore energetico, alla luce dei nuovi asset geopolitici globali.
Barkindo si è complimentato con noi per l’approccio seguito, soprattutto in ottica rinnovabili. Un percorso evolutivo che ci ha portato ad essere un Gruppo internazionale integrato, attivo in 69 paesi, in grado di far fronte con successo anche alla peggiore crisi del petrolio degli ultimi anni. Il Segretario Generale ha anche sottolineato come le nuove dinamiche globali dell’industria petrolifera facciano appello al superamento del gap tra l’Organizzazione e le major, nell’interesse del settore e dell’economia globale. Dal canto nostro, abbiamo espresso piena soddisfazione per il positivo cambio di rotta intrapreso dall’OPEC e per gli sforzi dimostrati nel ripristino della stabilità del mercato su base sostenibile.
Come già ho sottolineato in occasione dell’incontro di Parigi con la comunità finanziaria, la vera sfida del settore energetico è, infatti, rappresentata dal bilanciamento tra la massimizzazione dell’accesso all’energia e la lotta al cambiamento climatico. Se l’obiettivo comune è quello di mantenere l’incremento della temperatura globale al di sotto dei due gradi, deve essere chiaro a tutti la distonia fra la possibilità di soddisfare la crescente domanda di energia e quella di diffonderne l’accessibilità con l’attuale mix energetico; soprattutto in relazione alla capacità complessiva di assorbimento di CO2 da parte dell’atmosfera, ormai saturata per due terzi del totale. La sfida che ci aspetta è, quindi, cambiare il mix energetico, riducendo il footprint di carbonio. Per questo motivo ENI ha scelto di lavorare nell’ottica del lungo periodo: il nostro core business e la ricerca sulle rinnovabili procedono di pari passo. Avanti così ragazzi, stiamo lavorando per l’energia del futuro.