“Nel corso del 2018 abbiamo lavorato su due fronti: la continua ottimizzazione del portafoglio di business esistente e il suo potenziamento per il futuro, in linea con la strategia annunciata. I risultati, grazie anche al contributo di quanto fatto nel quarto trimestre, in entrambi i casi sono stati ottimi”: l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi esprime grande soddisfazione nel commentare i dati relativi all’esercizio e al quarto trimestre 2018, approvati dal CdA lo scorso 14 febbraio.
Rispetto al 2017 raddoppiano l’utile operativo adjusted, attestatosi a 11,24 miliardi (+49% nel quarto trimestre 2018 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente) e l’utile netto adjusted, a 4,59 miliardi (+55% nel quarto trimestre 2018). L’utile netto sale a 4,23 miliardi. Raddoppi che per l’AD acquisiscono ulteriore valore, perché “in presenza di un prezzo Brent in euro cresciuto solo del 25% rispetto al 2017”. Claudio Descalzi sottolinea inoltre come la cassa operativa sia cresciuta del 35% “consentendo, dedotti gli investimenti rimasti sostanzialmente costanti a riprova della disciplina adottata, di coprire l’esborso per dividendi pari a €3 miliardi e di ridurre di importo pressoché uguale il debito netto, sceso a €8,3 miliardi”.
Nell’Upstream si è registrata la produzione più alta di sempre: 1,85 milioni di barili al giorno, un flusso di cassa per barile pari a 22,5 $ che anticipa l’obiettivo previsto per il 2022, oltre a un rimpiazzo delle riserve certe superiore ancora una volta al 100%, per una media triennale del 131%. Nel settore Gas&Power, rileva Claudio Descalzi, il risultato operativo ottenuto è di 0,5 miliardi di euro: “Il più elevato dallo scorporo delle attività regolate del trasporto e della distribuzione”. Incoraggiante anche la performance conseguita nel R&M e Chimica, dove lo scenario è certamente poco favorevole: i dati confermano i progressi industriali raggiunti e la capacità di resistere anche in condizioni di mercato difficili.
“Abbiamo potenziato ulteriormente il nostro portafoglio in ottica futura” osserva l’AD. “Nell’Upstream, la nascita di Vår Energi in Norvegia e la costruzione di una significativa presenza in Medio Oriente hanno rafforzato e al contempo diversificato geograficamente le nostre prospettive di crescita, mantenendo sempre una bassa posizione di costo e quindi una elevata redditività” spiega Claudio Descalzi, facendo notare come anche nella Raffinazione, grazie all’ingresso in Ruwais, il gruppo abbia aumentato la sua capacità del 35%, dimostrando ancora una volta di essere capace di cogliere le migliori opportunità di espansione presenti sul mercato “in termini di efficienza e redditività”. “Questo rende il nostro portafoglio complessivo ancor meglio bilanciato e resistente alle ciclicità future” conclude l’AD di Eni annunciando che sulla base di questi risultati al Consiglio di Amministrazione del 14 marzo verrà proposto “il pagamento di un dividendo pari a €0,83 per azione”.
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