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Eni, Messico approva il Piano di sviluppo Area 1: il commento dell’AD Claudio Descalzi

Si dice estremamente soddisfattoClaudio Descalzi nel dare un annuncio così atteso: la Commissione Nazionale degli Idrocarburi (Comisión Nacional de Hidrocarburos, CNH) del Messico ha approvato il Piano di Sviluppo per le scoperte di Amoca, Miztón e Tecoalli situate nell’Area 1 (ENI 100%), nelle acque superficiali della Baia di Campeche. Un risultato conseguito dopo soli trentadue mesi dalla firma del Production Sharing Contract (PSC) per l’Area 1, vinto da Eni in una gara internazionale: di diciassette mesi fa invece il primo pozzo effettuato nel blocco.
Nel sottolineare come questo traguardo sia arrivato anche “grazie a una stretta e proattiva collaborazione tra ENI e le autorità messicane”, l’AD Claudio Descalzi non nasconde l’orgoglio di poter contribuire “all’innovazione e al progresso del Paese in un modo sostenibile e positivo per la società“. In base alle stime, l’Area 1 potrebbe contenere 2.1 miliardi di barili di olio equivalente in posto (90% olio) in rocce serbatoio di ottima qualità: lo sviluppo avverrà per fasi, con l’inizio di quella di produzione anticipata (early production) previsto nel primo semestre del 2019 tramite una piattaforma situata sul campo di Miztón. Attraverso una linea multifase da 10” la produzione verrà trasportata a terra per essere poi trattata in impianto esistente di Pemex: il plateau di produzione anticipata sarà di 8.000 barili di olio al giorno (bopd).
Il gruppo guidato da Claudio Descalzi prevede inoltre che per la fine 2020 verrà avviata la fase di produzione principale del campo (full field) attraverso una unità flottante di produzione, stoccaggio e offloading (Floating Production, Storage and Offloading, FPSO) con una capacità di trattamento di 90.000 bopd. Rientra nel piano anche l’installazione di altre due piattaforme sul campo di Amoca e una sul campo di Tecoalli. Il plateau di produzione dell’Area 1 sarà di 90.000 bopd a partire dal 2021.
Gli investimenti totali per lo sviluppo sono stimati in 1,9 miliardi di dollari. Alcuni iniziali sono già stati autorizzati, ma la Decisione Finale di Investimento (Final Investment Decision, FID) verrà presa da ENI nel quarto trimestre 2018: “Lo sviluppo dell’Area 1 sarà accelerato, in linea con la strategia del gruppo di massimizzare il valore a lungo termine per gli stakeholders e per gli azionisti” ha garantito l’AD Claudio Descalzi.

Antonino Spano

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