27 Settembre 2017
“Da società dell’oil&gas ad azienda che fa energia”: più di tre anni fa il forte calo del prezzo del greggio e altri fattori hanno portato Eni a intraprendere un profondo percorso di trasformazione, che lo scorso 25 settembre l’AD Claudio Descalzi ha ripercorso in occasione dell’Italian Energy Summit 2017 a cui ha preso parte. Il manager ha sottolineato come tale processo abbia oggi reso più efficiente l’intera macchina: “Dall’upstream che abbiamo potenziato ulteriormente alla raffinazione e alla chimica che erano in perdita da decenni e che abbiamo ristrutturato riportandole a redditività”.
L’energia giocherà quindi un ruolo sempre più decisivo nelle strategie del gruppo, come ha evidenziato Claudio Descalzi. “Stiamo sostituendo il gas con le rinnovabili“: questa è la direzione. “Abbiamo selezionato 15 progetti su 400 ettari dove si produrrà energia: al 2018 tra estero e Italia arriveremo a più di 500 megawatt con l’obiettivo di raddoppiare la capacità produttiva”. Il manager parla di accordi avanzati in Egitto, Tunisia e Ghana: l’Africa regala infatti numerose opportunità. In quel continente “siamo la prima società: avendo molte strutture e terreni siamo ben posizionati per fare una trasformazione degli asset alimentati a gas in rinnovabili”.
Investimenti e sforzi che avranno un peso a livello di Ebit nel futuro prossimo. Il manager lo ha ribadito nel suo intervento, specificando che la svolta green riguarderà anche il ramo chimico: “Abbiamo sviluppato tecnologie e quello che stiamo facendo anche qui è procedere alla trasformazione del rapporto con i clienti e dei prodotti finali”.
Il gruppo guidato da Claudio Descalzi continua quindi a guardare avanti, forte di questi primi risultati dovuti anche all’adozione di un approccio esplorativo efficace: il “dual exploration model”. “Agli inizi nessuno ci credeva poi l’atteggiamento del mercato e degli analisti è cambiato” racconta il manager, spiegando quanto si sia rivelata utile per rafforzare Eni: “Abbiamo anticipato la monetizzazione di molti successi esplorativi, siamo cash neutral e non abbiamo scrip dividend a differenza di altre compagnie”.
Prossimo obiettivo: il passaggio a un’economia a emissioni zero. Ma la strada è ancora lunga: “Bisogna lavorare sul mix energetico” ha concluso Claudio Descalzi, ricordando che nel mondo 1,3 miliardi di persone sono ancora senza elettricità. Assicurare l’accesso all’energia è un’altra grande sfida in cui Eni è impegnata da tempo, nella consapevolezza di quanto sia importante poter garantire un futuro sempre più sostenibile.