22 Ottobre 2017
Valore e crescita: l’AD di Eni Claudio Descalzi ha utilizzato più volte questi termini parlando lo scorso 16 ottobre delle strategie del gruppo in un intervento alla tavola rotonda organizzata dal CSIS (Centro per gli studi strategici e internazionali) di Washington insieme ad alcune delle voci istituzionali, accademiche e mediatiche più autorevoli nel campo dell’oil & gas.
Sottolineando che “Eni sarebbe più che disposta a rinunciare a margini di profitto nel breve periodo per assicurarsi una crescita di valore costante e strutturata di medio-lungo termine”, il manager ha ricostruito il processo di transizione energetica che negli ultimi anni sta modificando radicalmente il settore. Il target per il business dell’energia non è più rappresentato dai Paesi Ocse ma da quelli in via di sviluppo, dove oggi si concentra il fabbisogno energetico. Le nuove strategie sono orientate a ridurre le emissioni di carbonio, incentivando le fonti alternative.
In questo quadro non bisogna sottovalutare l’impatto delle variabili geopolitiche e demografiche: nel ribadirlo Claudio Descalzi ha evidenziato come Eni si configuri nel continente africano e asiatico come “fornitore sempre più efficiente e rispettoso dell’ambiente”, anche in relazione all’indice di crescita demografica. L’obiettivo del gruppo resta infatti lo sviluppo sostenibile: in quest’ottica significativi sono gli investimenti in ricerca e sviluppo (oltre un miliardo e mezzo di euro dal 2010) mirati a sperimentare nuove tecnologie per rendere più efficienti i processi produttivi, preservare l’ambiente e abbassare l’impatto sul clima.
Nel corso del confronto sono stati messi in luce anche gli storici traguardi raggiunti da Eni in campo esplorativo: il “Dual Exploration Model” ha portato a importanti scoperte di giacimenti in Egitto e in altri Paesi africani, aprendo quindi a nuove opportunità. L’AD Claudio Descalzi non ha perso l’occasione per elogiare pubblicamente il lavoro svolto dagli ingegneri del gruppo: le loro competenze, unitamente al potenziale tecnologico e a una spiccata propulsione all’innovazione, hanno consentito a Eni di rispondere adeguatamente alle sollecitazioni del mercato, negli ultimi tempi piuttosto forti.
Il calo del prezzo del greggio e le tensioni in Libia e altri Paesi in cui è attiva sono solo alcune delle sfide affrontate sotto la direzione di Claudio Descalzi, che durante il dibattito ha ulteriormente rimarcato quanto sia necessario per la comunità internazionale individuare nuovi equilibri in modo da garantire stabilità anche in merito al tema degli approvvigionamenti. Guardando alla situazione attuale, l’AD ha infine fatto notare come la presenza di nuovi attori internazionali come la Russia renda quello dell’oil & gas un mercato particolarmente volatile ma allo stesso tempo ancor più ricco di opportunità per il futuro.