8 Luglio 2019
“Abbiamo raggiunto lo startup di produzione in meno di due anni e mezzo dall’inizio del primo pozzo perforato da Eni nellˈArea 1 e in meno di un anno dall’approvazione del Piano di Sviluppo”: l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi commenta l’ennesimo traguardo raggiunto dal gruppo in Messico, con l’avvio della fase di produzione anticipata dal campo di Miztón. È il primo passo nello sviluppo dell’Area 1, situata nella baia di Campeche nell’offshore del Messico. Secondo le stime l’area può contenere un totale di 2,1 miliardi di barili di petrolio equivalente in posto (90% olio) nei giacimenti di Amoca, Miztón e Tecoalli.
Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha acquisito l’Area 1 in un bid round competitivo nel settembre 2015. Il progetto prevede che la produzione della piattaforma di Miztón, installata in 34 metri di profondità, venga inviata con una linea multifase all’impianto di separazione a terra (Onshore Receiving Facility, ORF) costruito da Eni a Sanchez Magallanes, nello stato di Tabasco. Dopo la separazione ad ORF, la produzione viene sottoposta a un ulteriore trattamento presso l’impianto Pemex di San Ramón.
Il pozzo Miztón 2 ha mostrato un eccellente indice di produttività: la fase di produzione anticipata è prevista raggiungere fino a 15.000 barili di petrolio al giorno.
La piena produzione partirà invece nei primi mesi del 2021, quando sarà installata una struttura galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO): si stima il raggiungimento di un plateau di 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno. Il Piano di Sviluppo dell’Area 1 prevede inoltre la costruzione ed installazione di due ulteriori piattaforme sul campo di Amoca e di una sul campo di Tecoalli. “Questo risultato è in linea con le aspettative del governo messicano di aumentare la produzione complessiva del Paese” ha sottolineato Claudio Descalzi. L’AD ha inoltre ricordato che Eni è la prima compagnia internazionale ad avviare la produzione offshore in Messico dopo la Riforma Energetica: “E intendiamo continuare a collaborare con le autorità messicane”.