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Eni in Iraq: l’AD Claudio Descalzi incontra il Ministro del Petrolio

Il punto sulle attività di Eni nel Paese e i progetti sociali avviati dal gruppo sono stati alcuni dei temi su cui lo scorso 8 settembre l’AD Claudio Descalzi si è confrontato con il Ministro del Petrolio iracheno. L’incontro arriva in un momento favorevole per il gruppo: basti pensare che nel giacimento di Zubair la produzione è cresciuta di oltre il 100% dal 2015. Uno sviluppo rapido, superiore alle attese: il progetto interessa uno dei più grandi giacimenti petroliferi nella regione meridionale di Bassora e vede Eni cooperare insieme a Basra Oil Company.

Ma Claudio Descalzi ha annunciato anche che sono ormai alla fase finale i lavori di costruzione della nuova centrale elettrica da 380 Mw che genererà energia elettrica per il campo di Zubair e per il consumo interno nel Governatorato di Bassora. Non solo: al centro dell’incontro anche nuovi investimenti e opportunità future nell’ottica di rafforzare maggiormente il rapporto tra Eni e il Paese: in particolare si è parlato di un ulteriore aumento della produzione di Zubair. L’AD ha confermato l’impegno di Eni nel settore Upstream, finalizzato anche a supportare il Paese attraverso iniziative di carattere sociale.

Alcune, come ha osservato Claudio Descalzi, sono già in corso: nel Governatorato di Bassora sono stati avviati diversi progetti nei settori dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione. Il gruppo ha infatti contribuito alla costruzione di una scuola secondaria per 900 studenti e sostenuto lavori di ristrutturazione di strutture scolastiche esistenti: l’obiettivo è arrivare a 77 scuole nei prossimi quattro anni. Eni lavora poi per agevolare l’accesso all’energia e all’acqua potabile con progetti specifici mirati ad ampliare la centrale elettrica e riabilitare quelle di trattamento di acqua potabile. Inoltre sono state intraprese nuove iniziative nel settore agricolo che puntano a incentivare la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo dell’economia locale.

Claudio Descalzi ha parlato infine delle potenziali sinergie legate ai progetti energetici in Iraq, sottolineandone il valore per il Paese: l’auspicio dell’AD è massimizzare l’uso delle risorse naturali nazionali attraverso l’integrazione di progetti ad hoc nell’intera filiera dell’energia e il raddoppio della produzione del Paese in un periodo di tempo limitato. In Iraq dal 2009 attraverso la controllata Eni Iraq Bv, diventata nel tempo uno dei principali operatori iracheni nel settore, il gruppo produce attualmente 475.000 barili di petrolio equivalente al giorno.

Antonino Spano

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