14 Maggio 2021
“Eni, le sue persone e il Consiglio di Amministrazione hanno già compiuto numerosi passi nel percorso verso un mondo decarbonizzato e intendiamo continuare a cogliere le opportunità create dalla transizione verso la completa neutralità carbonica, creando valore per tutti i nostri stakeholder”: lo scrive l’AD Claudio Descalzi nel messaggio pubblicato sul sito del gruppo in vista dell’Assemblea degli azionisti del 12 maggio.
Prevenire e mitigare i cambiamenti climatici guidando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio rappresenta “uno fra i fattori più determinanti nella creazione di valore di medio-lungo periodo”. La consapevolezza della rilevanza dei fattori Esg, come evidenzia l’AD di Eni, negli ultimi anni è cresciuta: inoltre sono state realizzate numerose iniziative per favorire l’integrazione di queste tematiche nelle strategie di business delle imprese: “La strategia di transizione di Eni per diventare una società energetica integrata che fornisce al mercato una vasta gamma di prodotti energetici interamente decarbonizzati va proprio in questa direzione”.
Claudio Descalzi ricorda inoltre come l’impegno del Gruppo nel raggiungere la completa neutralità carbonica entro il 2050 sia in linea con le riduzioni richieste dall’Accordo di Parigi per limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C entro la fine del secolo. In questa direzione guardano anche gli investimenti stabiliti nel piano 2021-2024 che, nonostante le enormi sfide legate alla pandemia, prevedono “un aumento della componente legata alla decarbonizzazione ed allo sviluppo dei business green e retail che ora costituiscono il 20% dell’intera manovra, in un contesto di riduzione generale degli investimenti”.
Il piano di Eni, aggiunge l’AD, è “concreto, dettagliato ed economicamente sostenibile” in quanto “fa leva su tecnologie proprietarie, sull’integrazione, la diversificazione e l’espansione delle attività retail gas&power e rinnovabili, i prodotti-bio e l’economia circolare”. Prevede inoltre “una crescente quota di gas nel portafoglio produttivo, dall’attuale 50% al 60% entro il 2030 e oltre il 90% entro il 2050”. Eni al contempo si impegna “a decarbonizzare tutti i business, sia continuando ad investire in efficienza energetica che ricorrendo a tecnologie di cattura e stoccaggio o utilizzo della CO2 (Ccs, Ccus)”: per compensare le emissioni ancora difficili da abbattere con le attuali tecnologie si ricorrerà invece ad ulteriori soluzioni di stoccaggio naturale (progetti forestry Redd+).
L’AD Claudio Descalzi illustra poi gli altri elementi cardine della strategia di Eni: “La maggiore focalizzazione sullo sviluppo di capacità da fonti rinnovabili e biocarburanti e la fusione dei nostri business delle energie rinnovabili e del retail gas&power”. L’obiettivo è di riuscire a sfruttare appieno le sinergie e “passare dagli attuali 10 milioni di clienti a 15 milioni di clienti e 15 GW di capacità rinnovabile al 2030”.