19 Ottobre 2023
L’AD Claudio Descalzi, intervenendo al Quirinale lo scorso 16 ottobre nel corso della cerimonia di consegna degli Eni Award 2023, ha spiegato come la tecnologia oggi possa significativamente contribuire alla crescita economica dei Paesi, in particolare quelli in via di sviluppo, sostenendo al contempo anche le nuove generazioni. “Eni Award riflette tutto ciò”, ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi: giunto alla 15esima edizione, il premio è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca in energia e ambiente riconoscendo “il nostro impegno nel valorizzare il contributo di giovani ricercatrici e ricercatori che hanno saputo sviluppare idee dal grande potenziale innovativo”. Tecnologie “su cui stiamo già lavorando e che stiamo applicando o applicheremo a breve in progetti operativi”.
Tra i premiati di quest’anno per la sezione Transizione Energetica, rivolta a ricerche nel campo dell’efficienza energetica nonché della cattura, utilizzo e sequestro dell’anidride carbonica, Yu Huang della University of California (Los Angeles, USA) per la ricerca Celle a combustibile a idrogeno economiche e sostenibili per la decarbonizzazione dei trasporti, e Jeffrey R. Long della University of California (Berkeley, USA) per la ricerca Adsorbimento cooperativo in materiali MOF per la cattura di gas. Nella sezione Frontiere dell’Energia, per ricerche sulle fonti rinnovabili e sullo stoccaggio dell’energia, il premio è stato assegnato a Matthew Rosseinsky della University of Liverpool (UK) per il suo lavoro sulle Tecniche digitali per la progettazione e scoperta di materiali per l’energia di nuova generazione. Il riconoscimento per la sezione Soluzioni Ambientali Avanzate, dedicata a valorizzare l’innovazione scientifica e tecnologica per la tutela e l’uso sostenibile delle risorse naturali è andato a Thalappil Pradeep dell’Indian Institute of Technology, Madras (India), che ha ricevuto il riconoscimento per la sua ricerca relativa a Tecnologie accessibili per la potabilizzazione dell’acqua mediante materiali avanzati.
“La tecnologia deve svilupparsi non soltanto con il fine di coprire determinate aree tematiche, ma anche quale volano per la crescita di alcune geografie, in particolare quelle in via di sviluppo, e per le nuove generazioni”, ha rimarcato l’AD Claudio Descalzi. È in quest’ottica che nel 2017 è stata istituita la categoria “Giovani talenti dall’Africa”. In questa edizione sono quattro i premi assegnati: a Gloria Amo-Duodu, della Durban University of Technology (Sud Africa), a Elshaday Mulu Fetene, della Moi University (Kenya), a Tsion Ayalew Kebede, della Addis Ababa University (Etiopia), e a Natnael Tilahun Sinshaw, della Addis Ababa Science and Technology University (Etiopia). I premiati riceveranno una borsa di studio che permetterà loro di frequentare un corso di dottorato presso prestigiosi atenei italiani per approfondire e sviluppare le loro idee innovative.
Infine “a tre diverse start-up è stata assegnata la menzione speciale Eni Joule for Entrepreneurship lanciata da Joule, la scuola di Eni per l’impresa, con lo scopo di promuovere l’imprenditorialità innovativa e sostenibile nel campo della decarbonizzazione di processi e prodotti, dell’economia circolare e della lotta al cambiamento climatico, al fine di contribuire allo sviluppo socio-economico del Paese”. I premi sono stati conferiti nel corso della cerimonia al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni Giuseppe Zafarana e dall’Amministratore Delegato Claudio Descalzi.