“L’Italia è diventato per noi un centro di produzione tecnologico importantissimo”: l’Amministratore Delegato Claudio Descalzi, intervenendo lo scorso 10 ottobre al Palazzo del Quirinale per la cerimonia di consegna degli Eni Award, ha parlato dell’importanza che ricerca scientifica, economia circolare e innovazione tecnologica rivestono per il Gruppo. Valori che si riflettono nell’importante iniziativa, giunta quest’anno alla dodicesima edizione: un riconoscimento nato proprio per promuovere le scoperte più meritevoli nel campo della ricerca su ambiente e fonti energetiche, ma anche per valorizzare e stimolare le nuove generazioni di ricercatori nel loro lavoro. Non a caso l’evento ha visto, tra gli altri, anche gli interventi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Emma Marcegaglia, Presidente Eni. Il Gruppo, come ha ricordato Claudio Descalzi, ha investito negli ultimi quattro anni “un miliardo di euro sulla ricerca pura ai quali si aggiungono altri 3 miliardi per tutti i progetti che vanno dalla riduzione della Co2 all’economica circolare”.
In Italia, come ha spiegato l’AD, “ci sono tutti i nostri centri di ricerca”. Non solo: “I ricercatori sono in Italia e tutte le tecnologie proprietarie che abbiamo sviluppato le abbiamo sviluppate in Italia; le implementiamo a Gela o a Ravenna e poi le lanciamo in giro per il mondo”. Claudio Descalzi ha sottolineato inoltre come il Gruppo offra alle università “un prodotto che non è più il prodotto oil & gas ma un prodotto di grandissima trasformazione reale perché abbiamo non solo le tecnologie ma anche le applicazioni”. L’AD ha quindi fatto notare come oggi Eni stia sempre più attirando “l’attenzione delle università, degli studenti, dei futuri ingegneri, chimici, geologici, biologi… un patrimonio di giovani laureati che si sta interessando a questa nuova Eni che sta nascendo”. L’innovazione perseguita attraverso la ricerca è fondamentale e “non deve rimanere nel cassetto”: come ha fatto notare l’AD Claudio Descalzi, deve essere applicata e contribuire concretamente alla “trasformazione di una società”. È questa la direzione in cui guarda il Gruppo: “Noi abbiamo fatto dell’efficienza energetica e dell’economia circolare il nostro cavallo di battaglia”. Un esempio su tutti: i progetti finalizzati a trasformare i rifiuti in energia. Perché “in un mondo che cresce dal punto di vista demografico, i rifiuti saranno qualcosa di sovrabbondante, saranno il prossimo oil and gas del futuro”.
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