30 Maggio 2023
Reciprocità e cooperazione sono le parole con cui l’AD Claudio Descalzi identifica la vision di Eni e l’impegno nel disegnare un futuro sempre più sostenibile, anche nell’ottica di garantire la sicurezza energetica. Lo ha spiegato lo scorso 26 maggio in occasione della visita presso il tecnopolo “Eni 2050 lab” del Presidente della Repubblica dell’Angola João Lourenço: ad accoglierlo insieme all’AD anche il Presidente di Eni Giuseppe Zafarana.
Spazio polifunzionale dedicato all’innovazione e alla ricerca, Eni 2050 lab sorge all’interno del complesso architettonico del Gazometro di Roma Ostiense e comprende un laboratorio, un’area di monitoraggio e una zona di visualizzazione immersiva di modellistica avanzata basata sui supercomputer di Eni HPC4 e HPC5. Qui vengono implementate tecnologie proprietarie e breakthrough per la decarbonizzazione, focalizzate in particolare sulle tre principali aree di ricerca aziendali: energie rinnovabili e nuove fonti energetiche, soluzioni per la decarbonizzazione e prodotti circolari e bio. Durante la visita, l’AD Claudio Descalzi ha presentato i risultati più significativi ottenuti da Eni in questi settori, i progetti nel campo delle agroenergie, la tecnologia EcofiningTM e i progressi nella ricerca sulle nuove fonti energetiche rinnovabili e lo stoccaggio dell’energia. Inoltre, sono state illustrate le collaborazioni scientifiche con il Massachusetts Institute of Technology (MIT), Commonwealth Fusion Systems (CFS), ENEA e CNR nella ricerca sull’energia da fusione. Nell’ambito dell’incontro è emerso anche l’impegno di Eni nel campo della formazione per le nuove competenze e il supporto alle filiere.
“Questa visita è per noi fonte di grande soddisfazione, poiché dimostra la validità del modello di alleanza che abbiamo costruito con diversi Paesi in cui operiamo, e dei quali l’Angola è tra i più importanti”, ha commentato l’AD Claudio Descalzi. “A fronte dell’obiettivo comune di compiere un percorso di transizione energetica equo e che non trascuri l’importanza della sicurezza degli approvvigionamenti, stiamo cooperando con i nostri partner per unire risorse, tecnologie per la transizione e disponibilità di fonti energetiche al fine di compiere insieme un percorso di sviluppo rispettoso delle peculiarità e che non lasci indietro nessuno”: l’AD ha ricordato come Eni abbia creato “vere e proprie alleanze basate sull’equilibrio e il rispetto reciproco, nell’ambito delle quali lasciamo alle popolazioni locali buona parte dell’energia che produciamo insieme, contribuiamo allo sviluppo socio economico locale, creiamo occupazione sui territori, favoriamo l’accesso all’energia e promuoviamo iniziative diversificate in ambiti come la salute, l’educazione, l’agricoltura, la formazione professionale e imprenditoriale”. È in quest’ottica che Eni intende creare “valore reciproco”, come ha ricordato infine Claudio Descalzi, anche “in ragione della prospettiva di poter diversificare maggiormente i nostri mix energetici e le vie di approvvigionamento, e di creare abbondanza di energia sempre più decarbonizzata a favore della competitività e della crescita”.