6 Dicembre 2018
“Un impianto considerato un esempio di tecnologie solari”: le parole usate dell’Amministratore Delegato Claudio Descalzi per inaugurare lo scorso 25 novembre il Bir Rebaa North (BRN) in Algeria esprimono al meglio il valore del progetto realizzato da Eni nel Paese. A energia solare, 10 MW di potenza, contribuirà a fornire energia verde al giacimento di olio, contribuendo in questo modo alla decarbonizzazione del sistema energetico algerino.
Nel costruirlo il gruppo italiano si è avvalso della collaborazione di Sonatrach: a occuparsi dei lavori infatti è stato il GSA (Groupement Sonatrach-Agip). Per Claudio Descalzi si tratta di “un ulteriore passo in avanti verso un’espansione strategica delle attività di energia rinnovabile in Algeria”. L’iniziativa infatti è solo una delle numerose avviate dal Gruppo nei diversi Paesi in cui è presente con l’obiettivo di modificare l’energy mix delle proprie attività sostituendo l’energia da fonti fossili con quella da rinnovabili e fornire così energia verde anche alle reti nazionali: una “prova dell’impegno che Eni ha assunto nello sviluppare un piano di decarbonizzazione per la sostenibilità a lungo termine del proprio business, basato sulla riduzione dell’impatto carbonico attraverso lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile”. “Il progetto BRN evidenzia quanto forte e stretto sia lo spirito di collaborazione tra Eni e Sonatrach” ha sottolineato inoltre Claudio Descalzi. Non a caso le due società durante l’inaugurazione del sito hanno firmato un accordo per estendere la loro partnership attraverso la creazione di una joint venture interamente dedicata al settore dell’energia rinnovabile in Algeria.
La nuova realtà si occuperà di installare e gestire impianti per la produzione di energia solare non solo nei siti produttivi di Sonatrach ed Eni, ma anche in altre realtà. Ma la sinergia tra il gruppo guidato da Claudio Descalzi e la società algerina guarda anche alla ricerca: sempre in occasione della cerimonia a cui ha preso parte anche il Presidente di Sonatrach Abdelmoumem Ould Kaddour è stato infatti sottoscritto un ulteriore accordo per la costruzione di un laboratorio di sviluppo e ricerca avanzata nel sito BRN dove saranno effettuati test sulle tecnologie solari e ibride in un contesto ambientale desertico.