Introdotta da un commento in cui l’AD Claudio Descalzi ne sottolinea il valore, lo scorso 14 ottobre è stata presentata la World Energy Review 2024 (Wer), la rassegna statistica sul mondo dell’energia che Eni pubblica ogni anno in due tranche: la prima a luglio, con l’anticipazione delle variabili chiave per i settori oil and gas e le statistiche sulle moderne rinnovabili e minerali critici, e la seconda in ottobre con la declinazione completa di tutte le variabili. Punto di riferimento per l’industria energetica, si propone di accompagnare il lettore nell’analisi delle dinamiche di settore analizzandone i trend, i mercati, le prospettive di evoluzione. Nell’edizione 2024, come ha sottolineato anche l’AD Claudio Descalzi nella lettera di presentazione del documento, la rassegna non si limita ai macro trend che hanno a che fare con oil, gas, rinnovabili e minerali critici ma si estende a una panoramica ancora più dettagliata sui mercati includendo dati su popolazione, PIL, carbone, generazione elettrica ed emissioni di CO2.

In particolare, la World Energy Review 2024 mette in luce le sfide ancora più complesse che hanno contraddistinto il 2023: a pesare, per il mercato energetico così come per altri settori, l’amplificarsi delle tensioni geopolitiche che hanno portato ancora più difficoltà. Lo sottolinea anche Claudio Descalzi: “L’escalation delle ostilità ha comportato nuove sfide e ulteriori incertezze in un contesto di importanti trasformazioni già in atto. D’altro canto, l’economia globale ha conseguito risultati migliori del previsto, ottenendo un atterraggio morbido, con l’inflazione in costante calo a seguito delle politiche monetarie più restrittive attuate dalle banche centrali”.

In un contesto incerto, il consumo primario mondiale di energia anche nel 2023 ha confermato il trend delle ultime decadi, con la crescita ad un tasso prossimo al 2% rispetto al 2022 e un mix sostanzialmente stabile. Di seguito i principali trend emersi:

• Relativamente al settore Oil, i prezzi nel 2023 sono stati in flessione del 18%. Nonostante le preoccupazioni per i rallentamenti dell’economia globale, le azioni dell’Opec+ hanno mantenuto i prezzi attorno agli 80 dollari al barile. La domanda si mantiene in crescita e ha superato il livello pre-pandemia trainata dai Paesi non Ocse. In aumento anche la produzione;
• Per il settore gas, nel 2023 i prezzi dei principali hub si sono ridotti di circa il 60% rispetto al 2022. Su scala globale, si è registrata una tendenza in tutti i mercati verso un graduale riequilibrio. La domanda mondiale di gas si è mantenuta stabile nel 2023 (+0,1% vs 2022) con dinamiche divergenti su scala globale, in particolare con il significativo incremento della Cina assorbito in parte dalla frenata dell’Europa. Per quanto riguarda il GNL, sono aumentate sia le capacità globali di liquefazione (+2%) che di rigassificazione (+6%);
• Le installazioni di rinnovabili, solare ed eolico, raggiungono il massimo storico di circa 2.400 GW nel 2023 a livello mondiale e confermano la crescita esponenziale degli ultimi anni. In aumento dell’8% anche la produzione globale di biocarburanti con l’incremento più marcato per il biodiesel;
• Elementi cruciali per le tecnologie della transizione, anche i minerali critici hanno registrato un forte incremento in termini di produzione: in particolare il litio (+23%), seguito dal cobalto e dalle terre rare (+17%);
• L’assetto energetico mondiale ha influenzato le emissioni globali di CO2 (energy related), che nel 2023 sono aumentate di circa l’1% raggiungendo il nuovo record di 37,2 Gton: a trainare l’incremento la Cina, responsabile da sola di un terzo delle emissioni globali di CO2.

Dati che meritano particolare attenzione quelli inclusi nella World Energy Review 2024, anche nell’ottica di orientare le future politiche energetiche in modo da disegnare un futuro sempre più sostenibile a beneficio dell’intero Pianeta.

Per maggiori informazioni:

https://www.eni.com/content/dam/enicom/documents/eng/visione/wer/2024/World-Energy-Review-2024.pdf