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Claudio Descalzi: “Lombardia 2030”, il punto dell’AD di Eni

Sostenibilità ambientale, concretezza e competitività: questa secondo Claudio Descalzi la formula per uscire progressivamente dalla crisi energetica. Lo ha spiegato lo scorso 28 novembre intervenendo a “Lombardia 2030”, evento promosso per disegnare l’orizzonte dei prossimi tre anni. Nel fare il punto sullo stato degli approvvigionamenti dell’Italia, l’AD ha ricordato l’impegno di Eni in un anno “sicuramente particolare”, il 2022, a causa della crisi energetica causata dalla guerra: “Abbiamo iniziato immediatamente da febbraio a cercare una diversificazione basandoci su quello che avevamo in portafoglio in Africa, Medio Oriente, Far East e Usa. Il problema è stato risolto perché riusciamo a coprire il 50% del gas russo di 21-23 miliardi di metri cubi e nel 2025 il 100% sarà rimpiazzato”.

Ma “se uno pensa solo al gas non ha risolto niente”: ora “occorrono le infrastrutture per creare un’offerta sovrabbondante rispetto alla domanda”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi rimarcando diverse volte nel corso del suo intervento la necessità di “infrastrutture per avere sicurezza energetica strutturale”. Basti pensare che nel 2023 bisognerà contare anche sul Gnl “che ci arriverà via nave”: il gas insomma non mancherà e come ricordato dall’AD arriverà “dall’Egitto, dalla Nigeria e ora anche dal Mozambico” ma senza le infrastrutture non potrà essere integrato nel sistema italiano e resterà nelle navi gasiere. In quest’ottica quindi sono necessari più stoccaggi e rigassificatori, di certo “altri quattro”: secondo l’AD “questo è uno dei punti fondamentali”. Ma Eni guarda anche oltre: “Bisogna puntare sullo sviluppo di altri vettori energetici, parlo di rinnovabili e dei biocarburanti”. E su tecnologie “che ci diano un’indipendenza e che ci permettano di costare di meno in termini di energia rispetto ai grandi mercati dove costa tanto per chi non ce l’ha come noi”.

In questo scenario la sostenibilità ambientale deve rimanere prioritaria: importante non arretrare ma “lavorare per la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico” mantenendo lo sguardo “sugli impegni presi per una transizione energetica giusta”. Riuscirci implica concentrarsi maggiormente sulla pianificazione, ha ricordato l’AD: sostenibilità ambientale, sicurezza energetica ma è anche nell’incentivare la competitività delle imprese la chiave per coniugare lo sviluppo.

Stefano Borroni

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