Claudio Descalzi: l’impegno di Eni per l’Italia nella lotta al coronavirus

8 Aprile 2020

Sin dai primi giorni Eni, per voce dell’AD Claudio Descalzi, si è resa disponibile a fornire servizi e risorse per fronteggiare “una sfida senza precedenti” e supportare quanti in prima linea stanno gestendo l’emergenza nel Paese. Le numerose esperienze in progetti sanitari realizzati nel mondo fanno sì che il Gruppo possa contribuire concretamente mettendo in campo una serie significativa di interventi che saranno immediatamente operativi in ambito medico e sociale.

Un impegno economico del valore di trenta milioni di euro circa, destinato a sostenere diverse iniziative. In qualità di partner unico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, Eni supporterà la realizzazione del COVID 2 Hospital a Roma (ex Ospedale privato Columbus), che sarà esclusivamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da coronavirus. 130 i posti letto previsti nella struttura: 50 di questi di terapia intensiva. Saranno fornite inoltre tecnologie avanzate nella diagnosi della malattia con RX, TAC ed ecografia transtoracica. L’ospedale entrerà in funzione il prossimo 31 marzo. Non solo: sarà allestito un pronto soccorso all’interno del Policlinico Gemelli dedicato ai pazienti con coronavirus.

Il Gruppo guidato da Claudio Descalzi è poi impegnato a sostenere l’Ospedale IRCCS Luigi Sacco di Milano realizzando un nuovo pronto soccorso dedicato alle malattie infettive. Insieme all’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia lavorerà alla realizzazione di un’unità ad alto livello di isolamento del dipartimento di malattie infettive. E con l’IRCCS Policlinico di San Donato, provvederà a fornire equipaggiamento sanitario come monitor per rianimazione e dispositivi di protezione individuale.
Ma, in linea con quanto auspicato dall’AD Claudio Descalzi, Eni è al lavoro anche su altri fronti nell’ottica di contribuire a promuovere maggiormente una cultura del rischio e informare sui corretti comportamenti da tenere in questi giorni.

Tra le campagne informative di utilità pubblica finanziate, quella con la Federazione italiana dei medici di medicina generale sul ruolo del medico di famiglia come primo interlocutore del cittadino contro il COVID-19. Ne è poi allo studio una rivolta alle persone anziane per informarle dei servizi a cui possono accedere nella loro quotidianità, non potendo uscire dalla propria abitazione.
Sono inoltre in corso di finalizzazione partnership con l’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR e con l’Istituto Superiore di Sanità che prevedono l’utilizzo delle capacità di calcolo e modellizzazione del supercalcolatore Eni/HPC5, tra i più potenti al mondo, nell’ambito della ricerca medica collegata alle malattie infettive. Ulteriori iniziative, ora in fase di studio e discussione, saranno avviate in alcune aree del territorio nazionale nei prossimi giorni. A riprova di quanto scritto dall’AD Claudio Descalzi in un post su Facebook nei giorni scorsi: “Siamo tutti insieme in questo momento”.