28 Febbraio 2025
L’AD Claudio Descalzi, insieme al top management di Eni, ha presentato lo scorso 27 febbraio alla comunità finanziaria i dettagli del Piano Strategico 2025-28 e le previsioni di lungo termine. “Eni continua a ottenere risultati eccellenti in un contesto in continua evoluzione, a conferma della nostra consolidata capacità di esecuzione, abilità nel gestire le sfide emergenti e nel cogliere le opportunità future”, spiega l’AD ponendo l’attenzione sui businessin cui detiene punti di forza distintivi in termini di competitività, basati “su tecnologia e catene del valore integrate, e che generano crescita e rendimenti attrattivi in rapporto al rischio”.
Numerosi i traguardi raggiunti in questi anni: “Il nostro approccio strategico sempre coerente ci ha consentito di adattare all’evoluzione del mercato i nostri punti di forza tradizionali, come l’Upstream; di rilanciare la Chimica; di creare nuovi business di valore in ogni ambito delle nostre aree operative, quali Plenitude, Enilive, la società satellite relativa alla CCUS e la business combination in Indonesia-Malesia” Risultaticheriflettono “la solidità della nostra strategia: prevediamo di proseguire nel nostro percorso di successo anche nel 2025, e di compiere ulteriori significativi progressi”, conferma quindi Claudio Descalzi.
“Abbiamo inoltre rafforzato la nostra struttura finanziaria con l’obiettivo di supportare la nostra strategia di crescita e diversificazione, e di garantire una remunerazione agli azionisti altamente attrattiva”:in particolare, spiega l’AD, “con l’ingresso di nuove forme di capitali nelle nostre società satellite, facciamo leva sulle evoluzioni nei mercati dei capitali, finanziando in modo efficiente la nostra crescita e, soprattutto, garantendo una significativa creazione di valore”.
Il Piano Strategico 2025-2028 proietta Eni in un quadriennio ricco di nuove sfide ambiziose: “A livello finanziario, prevediamo di aumentare il Cash Flow From Operations (CFFO) per azione di oltre il 14% in media all’anno nel corso di questo decennio, grazie alla crescita in tutti i business e al sostanziale miglioramento dei ritorni, e di incrementare il ROACE di circa 6 punti percentuali nello stesso periodo”. Inoltre, prosegue Claudio Descalzi, la struttura finanziaria di Eni è “migliorata significativamente: il leverage si attesterà a un livello storicamente basso, in media al 16%, 5 punti percentuali in meno rispetto al precedente Piano”. Importante sottolineare “che proseguiremo nella riduzione delle emissioni nelle attività operative, offrendo al contempo ai nostri clienti un portafoglio crescente di energia a zero e basse emissioni di carbonio”.
Nel quadriennio investimenti annui per 7 miliardi con focus su transizione energetica e decarbonizzazione: dopo le esperienze di successo di Enilive e Plenitude nel 2025, sarà infatti lanciata una nuova società satellite focalizzata sulla Ccus (Carbon, Capture, Utilisation and Storage). Il nuovo Piano Strategico parla poi molto il linguaggio dell’innovazione: si continua infatti a puntare sempre più su data center e Intelligenza Artificiale per disegnare il futuro dell’energia, come confermano anche i risultati raggiunti di recente con il nuovo supercalcolatore HPC6, uno dei più potenti ed efficienti al mondo. Spazio anche a una joint venture con Petronas per valorizzare gli asset upstream in Indonesia e Malesia. “Nel creare una società dal valore crescente intendiamo riconoscere questi progressi attraverso una remunerazione agli azionisti sempre più attrattiva”:l’impegno di Eni nell’incrementare il dividendo resta quindi “la priorità, anche rimanendo focalizzati sulla riduzione della cash neutrality a livello di dividendo in media al di sotto di $40 al barile nell’arco del Piano quadriennale”. Il dividendo, precisa Claudio Descalzi, “sarà integrato da un piano di riacquisto di azioni proprie che porta il payout complessivo compreso tra 35% e 40% del CFFO, aumentato rispetto al range precedente pari al 30-35%, a testimonianza dei progressi strategici, operativi e finanziari compiuti”. Inoltre, “in caso di upside nella generazione di cassa, fino al 60% della cassa addizionale generata verrà distribuita a favore degli azionisti”: questo significa che “per il 2025 proporremo un dividendo di €1,05 per azione, in aumento del 5%, e un riacquisto di azioni proprie inizialmente fissato a €1,5 miliardi con un upside fino a €3,5 miliardi”.