Claudio Descalzi: il Piano Strategico 2018-2021 di Eni

21 Marzo 2018

Eni è oggi più forte operativamente e finanziariamente ed è pronta a entrare “in una nuova fase di espansione industriale e di forte crescita di valore, guidata da una profonda integrazione di business e da un focus continuo sull’efficienza e la disciplina finanziaria”. Lo ha annunciato l’AD Claudio Descalzi presentando a Londra la Strategy 2018-2021. Esplorazione, nuovi fonti di energia e decarbonizzazione sono i tre i pilastri su cui poggia il nuovo piano, che punta a una produzione in crescita del 3,5% su base annuale mantenendo invariati gli investimenti rispetto alle strategie delineate lo scorso anno: sostanzialmente sotto i 32 miliardi di euro, di cui 7,7 nel 2018 e oltre 1,8 per lo sviluppo del business green.

“In un mondo che richiede una sempre maggiore decarbonizzazione – ha commentato Claudio Descalzi in una nota – le nostre risorse a basso costo, il nostro impegno su scala globale per il gas naturale e il nostro modello di business unico nelle rinnovabili costituiranno un vantaggio competitivo e distintivo”. L’AD ha sottolineato come il nuovo piano rappresenti “la naturale evoluzione della strategia attuata negli anni precedenti” e sia orientato alla crescita di valore in tutti i business. Nell’Upstream, driver fondamentale con 4,4 miliardi di barili scoperti negli ultimi quattro anni e licenze esplorative triplicate dal 2013, sono previsti investimenti per circa €3,5 miliardi nel quadriennio 2018-2021 in oltre 25 Paesi. Nel settore Mid-Downstream il breakeven per le attività di Refining&Marketing si è dimezzato rispetto al 2013: in ambito green il gruppo prevede investimenti per oltre 1,8 miliardi di euro per raggiungere la massima efficienza nel processo di decarbonizzazione. Nel Gas and Power invece l’obiettivo è sviluppare il portafoglio LNG che raggiungerà i 12 milioni di tonnellate per anno di volumi contrattualizzati nel 2021 e 14 milioni entro il 2025. Nella Chimica, per Versalis si stima un EBIT di circa €400 milioni nel 2021.

Claudio Descalzi ha aggiunto che nel quadriennio “crescerà il contributo delle rinnovabili grazie a un modello distintivo basato su un approccio integrato con gli altri business con investimenti pari a circa 1,2 miliardi di euro per lo sviluppo di 1GW di nuova capacità entro il 2021”. Il rendimento atteso di tali progetti sarà di circa il 10%, con ulteriore previsioni di crescita di capacità installata da fonti rinnovabili fino a 5GW per il 2025.

Ma è parlando di strategie finanziarie che arriva l’annuncio più atteso dagli azionisti: dopo tre anni il gruppo torna a proporre un aumento del dividendo portandolo per il 2018 a 0,83 euro, in crescita del 3,75% sullo scorso anno e interamente pagato per cassa. Un traguardo importante per Claudio Descalzi che in questi anni ha lavorato sia nell’ottica di rafforzare ulteriormente il portafoglio delle attività di Eni ma anche per “accelerare la generazione di valore per gli azionisti”. E ora, forte del risultato, guarda con ancor più convinzione ai prossimi obiettivi: “La nostra rigorosa disciplina finanziaria e la sostenibilità dei progetti di investimento ci consentiranno di ridurre la cash neutrality e di cogliere ulteriori benefici qualora lo scenario migliorasse”.