Claudio Descalzi: Eni, risultati positivi nel terzo trimestre 2022

Eni presenta i risultati del terzo trimestre 2022 conseguiti, come ricorda Claudio Descalzi, in un “contesto di elevata volatilità e incertezza nei mercati”. L’AD, a fronte dei numeri registrati, ha quindi ribadito il forte impegno di Eni nel continuare “ad assicurare gli approvvigionamenti energetici cruciali per le nostre economie, portando avanti al contempo il percorso di decarbonizzazione”: già dal prossimo inverno quindi, anche in virtù dell’efficace campagna sviluppata in questi mesi,  “saremo in grado di rimpiazzare il 50% dei flussi di gas russo facendo leva sul nostro ampio e diversificato portafoglio riserve, sulle partnership di lungo termine con i Paesi produttori e sulla nostra crescente presenza nel business GNL”.

Eni arriva quindi al 30 settembre con un utile netto adjusted di 3,73 miliardi, +161% rispetto allo scorso anno: il dato sui primi nove mesi si attesta a +311% rispetto ai primi nove mesi del 2021 (10,81 miliardi di euro). L’Ebit adjusted di Gruppo nel trimestre è pari a 5,77 miliardi di euro (+132% sullo stesso periodo del 2021) raggiungendo nei primi nove mesi dell’anno i 16,80 miliardi (+187% sui 5,85 dello stesso periodo del 2021). Nel suo commento l’AD Claudio Descalzi rileva come “nel trimestre abbiamo rafforzato ulteriormente la nostra posizione nella catena del valore del gas grazie all’esplorazione e alle operazioni di acquisizione degli asset gas di BP in Algeria e, nella fase midstream, della nave di liquefazione Tango FLNG per la valorizzazione del progetto gas in Congo”.

Importante menzionare poi i “nuovi traguardi fondamentali” raggiunti nell’ambito della “nostra strategia di decarbonizzazione” in questi mesi. Un impegno riconosciuto a livello internazionale, come conferma anche il conferimento lo scorso luglio del premio Energy Innovation Award di Energy Intelligence per l’attuazione della transizione energetica e l’accelerazione negli investimenti a basse emissioni di carbonio: Eni si è classificata al primo posto per gli obiettivi di riduzione delle emissioni, resilienza del portafoglio e trasformazione del proprio modello di business. “La capacità installata di energia rinnovabile di Plenitude sarà raddoppiata entro l’anno e arriverà a superare i 2 GW”, spiega l’AD Claudio Descalzi in merito alla performance del trimestre: inoltre “il nostro business di Sustainable Mobility cresce in scala e dimensioni facendo leva su un modello innovativo di integrazione verticale con il nascente agri-business per la fornitura di materie prime sostenibili alle nostre bioraffinerie”. In ambito Exploration & Production poi “abbiamo proseguito nella nostra strategia di creazione di veicoli geograficamente focalizzati, driver di crescita e di ritorni, di cui ultimo esempio è Azule, la neocostituita JV con BP per la valorizzazione degli asset angolani”.

La flessione del prezzo del petrolio e la rapida caduta dei margini di raffinazione hanno pesato sul trimestre: nonostante ciò “abbiamo continuato a generare risultati positivi grazie principalmente alla robusta performance dei nostri business internazionali”, osserva infine l’AD Claudio Descalzi ricordando come “nei nove mesi abbiamo integralmente coperto con l’autofinanziamento gli investimenti e i ritorni di cassa agli azionisti e siamo stati in grado di ridurre il leverage al livello di 0,11, quasi dimezzandolo rispetto alla fine dello scorso anno”.