L’IPO di Plenitude è un caposaldo della nostra strategia di decarbonizzazione e un passaggio fondamentale della trasformazione in atto di Eni. Emerge dalle parole dell’AD Claudio Descalzi il valore dell’operazione presentata lo scorso 22 novembre a Milano in occasione del Capital Markets Day: annunciata nei mersi scorsi, l’IPO porterà alla nascita della nuova società che, con un modello di business unico, integra produzione da rinnovabili, vendita di energia e servizi energetici a clienti retail, nonché una rete capillare di punti di ricarica per veicoli elettrici. “È il primo passo nella creazione di un soggetto industriale e finanziario volto a ridurre le emissioni di CO2 Scope 3”, ha spiegato in merito l’AD di Eni sottolineando come Plenitude, questo il nome della società, si inserisca “nel nostro più ampio impegno volto a creare valore attraverso la transizione energetica”.
Si tratta di una sfida “prima di tutto tecnologica” a cui Eni, come ha ricordato Claudio Descalzi, guarda da tempo: “Lo sviluppo e la rapida implementazione di tecnologie proprietarie ha creato un vantaggio competitivo nel nostro settore”. Da qui la creazione della nuova società: “Per valorizzare le nostre soluzioni tecnologiche e liberare il loro pieno potenziale, stiamo creando veicoli aziendali indipendenti, come Plenitude, con strutture finanziarie pienamente ottimizzate”.
Eni intende completare l’operazione nel 2022 in base alle condizioni di mercato: “Manterrà una quota di maggioranza in Plenitude e supporterà il nuovo veicolo con tecnologie proprietarie, competenze ingegneristiche e di project management”, ha specificato l’AD Claudio Descalzi, intervenuto al Capital Markets Day insieme a Stefano Goberti, Amministratore Delegato di Plenitude.