30 Marzo 2018
Eni si espande negli Emirati Arabi Uniti. Lo scorso 11 marzo l’Amministratore Delegato Claudio Descalzi ha firmato ad Abu Dhabi due Concession Agreement che sanciscono l’entrata del gruppo nel giacimento a olio di Lower Zakum con una quota del 5% pari a 575 milioni di dollari e nei giacimenti a olio, condensati e gas di Umm Shaif e Nasr, nell’offshore del Paese, con una quota del 10% (300 milioni di dollari). Nel complesso gli accordi, retrodatati al 9 marzo 2018 e con una durata di 40 anni, hanno un valore di 875 milioni di dollari: l’operatore è ADNOC Offshore, una sussidiaria dell’Abu Dhabi National Oil Company.
Claudio Descalzi si è detto “molto contento” di ampliare la presenza di Eni in Medio Oriente. “Le due concessioni danno accesso a giacimenti giant con un enorme potenziale” ha spiegato l’AD evidenziando l’importanza dell’operazione. Il Paese dispone infatti di riserve di idrocarburi tra le più grandi al mondo: una opportunità considerevole non solo per Eni che “con la sua migliore tecnologia può contribuire alla massimizzazione della produzione futura” ma anche per l’Italia, come testimonia la partecipazione del Premier Paolo Gentiloni alla cerimonia di firma.
Ulteriore motivo di soddisfazione per l’AD Claudio Descalzi è la possibilità di “creare una forte alleanza con ADNOC e Abu Dhabi”. Non a caso sempre nel Paese Eni ha chiuso negli stessi giorni anche un altro accordo di rilievo: la cessione di una quota del 10% (934 milioni di dollari) del maxi-giacimento egiziano Zohr a Mubadala Petroleum, consociata di Mubadala Investment Company, veicolo d’investimento del governo di Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti). “È l’ulteriore segnale della qualità di questo asset di primaria importanza sviluppato da Eni” ha commentato Claudio Descalzi, dando ufficialmente il benvenuto al nuovo partner del gruppo nella concessione di Shorouk.