27 Ottobre 2023
Nel commentare la performance del terzo trimestre 2023 l’AD Claudio Descalzi pone in rilievo gli “importanti progressi” che Eni ha compiuto “nella attuazione della nostra strategia di trasformazione”. E “ancora una volta abbiamo conseguito eccellenti risultati operativi e finanziari”. In ambito E&P “stiamo accelerando i piani di sviluppo del gas equity e della produzione di GNL, leva fondamentale per assicurare forniture energetiche affidabili e al tempo stesso per conseguire gli obiettivi di decarbonizzazione”: l’AD ricorda in particolare “la straordinaria scoperta di Geng North-1, a oggi la più importante dell’anno a livello di intera industria, il prossimo completamento dell’acquisizione di Neptune e l’acquisto delle attività di Chevron in Indonesia” che pongono Eni nella condizione favorevole di poter accedere a un enorme volume di risorse nell’offshore del bacino di Kutei.
Parlando poi della validità “del nostro modello di sviluppo basato su tempi rapidi di esecuzione e accrescimento di valore”, l’AD Claudio Descalzi rimarca l’avvio, “in meno di due anni dalla scoperta”, della produzione del super giacimento Baleine nell’offshore della Costa d’Avorio: primo progetto a zero emissioni nette dell’Africa (ambiti 1 e 2), è “in grado di coniugare gli obiettivi di sicurezza energetica, garantendo le necessarie fonti tradizionali, con la decarbonizzazione delle operazioni”.
Per quanto riguarda la divisione GGP (Global Gas & Lng Portfolio) si rileva come Eni abbia incrementato “in modo sostanziale il portafoglio di GNL contrattualizzato grazie a tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia per un volume totale a regime di 6,5 mld mc/anno”. E a crescere in maniera rapida sono anche i settori della transizione energetica: “Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha completato l’operazione relativa alla joint venture della bioraffineria di Chalmette negli USA e sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei biocarburanti facendo leva sulle nostre tecnologie e competenze distintive. Plenitude è prossima a traguardare i 3 GW pianificati di capacità rinnovabile installata entro fine anno, come pure gli obiettivi reddituali. Il perfezionamento dell’acquisizione di Novamont rafforzerà la trasformazione di Versalis in chiave chimica verde”. In questo quadro si inserisce inoltre “il consolidamento del nostro portafoglio di soluzioni CCS, tra i migliori del settore, grazie all’assegnazione della licenza di stoccaggio di Hewett nel Regno Unito e a importanti progressi tecnici e regolatori”.
Nel suo commento l’AD Claudio Descalzi si addentra più dettagliatamente anche ad analizzare i numeri registrati da Eni: “In un contesto di mercato ancora molto volatile, l’EBIT proforma adjusted comprensivo dei risultati in quota Eni delle nostre Joint Ventures e collegate ha raggiunto €4 mld per effetto della crescita sequenziale dei risultati di E&P, Raffinazione e attività retail. Il flusso di cassa operativo di €3,4 mld si traduce in un flusso di cassa discrezionale, free cash flow, di circa €1,5 mld una volta finanziati investimenti organici pari a €1,9 mld. Sia l’utile operativo sia la generazione di cassa si collocano in vetta alla serie storica di risultati trimestrali. Il free cash flow discrezionale cumulato fino a oggi di circa €6,2 mld supera ampiamente la prevista remunerazione degli azionisti per il 2023 compreso il riacquisto di azioni, contribuendo in tal modo a migliorare la flessibilità finanziaria e gli indici di solidità patrimoniale con un rapporto di leva stabile a 0,15”.
Guardando al futuro, aggiunge infine l’AD Claudio Descalzi, “riteniamo che l’evidente miglioramento dei fondamentali del business e i progressi strategici saranno alla base di attrattivi ritorni per gli azionisti e, coerentemente a tali prospettive, rivediamo al rialzo le nostre previsioni annuali di EBIT e flusso di cassa operativo, mentre aumentiamo il passo del programma di buyback per l’anno corrente”.