27 Aprile 2023
È un “progetto importantissimo”: l’AD Claudio Descalzi lo ha spiegato lo scorso 25 aprile intervenendo a Pointe-Noire per l’inaugurazione dei lavori di Congo Lng, primo progetto di liquefazione di gas naturale del Paese. Alla cerimonia ha preso parte anche il Presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso.
È una delle principali iniziative di Eni per la diversificazione degli approvvigionamenti. Realizzato attraverso uno sviluppo accelerato e con filosofia zero-flaring, Congo Lng avrà una capacità complessiva di produzione di gas naturale liquefatto (Gnl) di tre milioni di tonnellate all’anno (circa 4,5 miliardi di metri cubi/anno).
Nell’ambito del progetto è prevista l’installazione di due impianti galleggianti di liquefazione del gas naturale (Flng) sui giacimenti di Nenè e Litchendjili, già in produzione, e sulle scoperte non ancora sviluppate. Il primo impianto Flng, attualmente in corso di riconversione e con una capacità di 0,6 milioni di tonnellate per anno (Mtpa), avvierà la produzione nel corso del 2023. Il secondo Flng, già in costruzione, sarà avviato nel 2025 e avrà una capacità di 2,4 Mtpa.
Il progetto, reso possibile grazie alla collaborazione con la Repubblica del Congo, è destinato “a contribuire significativamente alla sicurezza energetica e alla competitività industriale italiana ed europea”, come ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi: “Da anni, produciamo gas in Congo, siamo praticamente i soli e gran parte di questo gas era sempre stato dedicato al domestico, quindi alla produzione di energia elettrica, mentre una parte era stoccato proprio per non bruciarlo e non danneggiare il clima. Adesso, si occuperà anche della sicurezza energetica italiana”.
Ma sono anche altre le finalità del progetto che valorizzerà le ingenti risorse a gas di Marine XII, soddisfacendo le esigenze del Paese per la produzione di energia elettrica e al contempo alimentando l’export di Gnl, approvvigionando di nuovi volumi di gas i mercati internazionali, con l’Europa come principale punto di approdo.
Per l’AD Claudio Descalzi, che ne ha sottolineato il valore, è “un risultato che testimonia l’importanza delle alleanze di lungo termine con i partner africani in una fase in cui occorre compiere importanti scelte strategiche sulla futura diversificazione delle rotte di approvvigionamento e dei mix energetici europei, nella direzione della accessibilità e disponibilità energetica e della progressiva decarbonizzazione”.