18 Febbraio 2022
“La varietà tecnologica rappresenta la strada maestra per affrontare la transizione energetica nei molteplici ambiti in cui occorre intervenire per abbattere le emissioni”: lo ha ricordato l’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi lo scorso 15 febbraio parlando dell’accordo di ricerca congiunto sottoscritto con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Firmato alla presenza della Rettrice dell’Università Giovanna Iannantuoni e della Presidente di Eni Lucia Calvosa, il Joint Research Agreement – JRA prevede una collaborazione strategica della durata di cinque anni su progetti di ricerca di comune interesse, in ambiti legati alla transizione energetica e per i quali l’Ateneo è riconosciuto come centro di eccellenza.
L’accordo definisce in particolare sei ambiti di ricerca: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idro-chimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma. Per Eni “è lo strumento chiave per arrivare alla completa decarbonizzazione di processi industriali e prodotti nell’ambito della propria strategia, un percorso concreto per il quale abbiamo già compiuto passi importanti”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi.
Per l’Università di Milano-Bicocca, che persegue attivamente e considera prioritarie le attività di trasferimento tecnologico e quelle relative alla terza missione, il JRA rappresenta invece un ulteriore passo verso il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano Strategico 2020-2022.
Evidenziando il valore delle attività e dei progetti di ricerca e sviluppo nel rafforzamento della leadership tecnologica di Eni, fondamentale per la transizione energetica, l’AD Claudio Descalzi ha ribadito come “le collaborazioni con il mondo scientifico e con le eccellenze accademiche come l’Università di Milano-Bicocca” siano “per noi imprescindibili per progredire ulteriormente a livello tecnologico e per fare sistema a livello Paese”.