Claudio Descalzi: Eni, i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2022

25 Febbraio 2023

È “impegno” la parola che l’AD di Eni Claudio Descalzi usa più di frequente nel commentare i risultati del quarto trimestre e dell’esercizio 2022. Impegno “non solo nel progredire nei nostri obiettivi di sostenibilità ambientale, ma anche nel garantire la sicurezza energetica all’Italia e quindi all’Europa, costruendo una diversificazione geografica e delle fonti energetiche”.

I risultati operativi e finanziari raggiunti lo scorso anno “sono stati eccellenti, così come la capacità di garantire in tempi rapidi forniture stabili all’Italia e all’Europa e il progresso nei piani di decarbonizzazione”, ha aggiunto l’AD Claudio Descalzi rimarcandone il valore. Nel 2022 “abbiamo concluso una serie di accordi e di attività per rimpiazzare in modo definitivo il gas russo entro il 2025, potendo contare sulle nostre solide relazioni con i Paesi produttori e sul nostro modello di sviluppo accelerato che ci consentiranno di incrementare i flussi di gas da Algeria, Egitto, Mozambico, Congo e Qatar”: l’AD di Eni ha ricordato in merito anche “l’ultima operazione con la società di stato libica Noc per lo sviluppo del progetto ‘Strutture A&E’ e i recenti successi esplorativi nelle acque di Cipro, Egitto e Norvegia” che “andranno a rafforzare la diversificazione geografica della nostra catena integrata di forniture”.

La pronta reazione alla crisi del gas e l’integrazione con le attività upstream hanno rappresentato “un importante fattore alla base dei risultati del settore GGP, in grado di onorare gli impegni di vendita diversificando le fonti”. Lo ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi parlando anche di Plenitude che nel 2022 ha raggiunto 2,2 GW di capacità rinnovabile, il “doppio dello scorso anno”. Nel portare avanti il piano di azzeramento delle emissioni dei clienti, sarà affiancata dalla neo costituita Eni Sustainable Mobility che “facendo leva sulla forte presenza nel settore dei biocarburanti, offrirà soluzioni per una mobilità sempre più decarbonizzata ai clienti in Italia e in Europa”.

I risultati 2022 sono stati sostenuti “dalla disciplina finanziaria e dal controllo dei costi, dall’efficacia operativa e dall’attenta gestione dei rischi derivanti dalla volatilità dei prezzi e dalla carenza di offerta”: l’AD in particolare ha posto l’attenzione sulla forte generazione di cassa organica che “con un flusso di 20,4 miliardi di euro ci ha permesso di finanziare gli investimenti e la crescita, di ridurre il rapporto di indebitamento al minimo storico di 0,13 e di remunerare gli azionisti con 5,4 miliardi di euro attraverso i dividendi e l’esecuzione di un programma accelerato di riacquisto delle azioni proprie”.

Forte di questi risultati, Eni conferma dunque “le nostre priorità strategiche” come le ha definite l’AD Claudio Descalzi: “Continueremo a investire per assicurare la stabilità e regolarità delle forniture per soddisfare il fabbisogno energetico e per decarbonizzare le nostre attività e l’offerta ai clienti, mantenendo la disciplina finanziaria indispensabile per garantire ritorni attrattivi agli azionisti”.