Claudio Descalzi: Eni for 2023, il percorso verso una transizione equa e giusta

17 Maggio 2024

La Just Transition resta al centro della strategia di Eni: a ribadirlo è l’AD Claudio Descalzi in occasione della pubblicazione del report volontario di sostenibilità “Eni for 2023 – A Just Transition” che ripercorre i progressi registrati nell’arco dello scorso anno su questo fronte attestando l’impegno del Gruppo nel promuovere una transizione energetica equa che punti alla neutralità carbonica al 2050. In particolare, ad emergere è come la decarbonizzazione sia diventata sempre più parte integrante nelle strategie di crescita in linea con quanto prevede il piano di trasformazione industriale volto ad offrire prodotti e servizi progressivamente decarbonizzati per “traguardare la neutralità carbonica al 2050 e chiari obiettivi intermedi già al 2025.

“Nel contesto mondiale caratterizzato da dinamiche complesse e in continua evoluzione, siamo chiamati in causa per trovare risposte alle sfide socio-politiche, climatiche ed energetiche emergenti e fornire il nostro contributo, con un approccio improntato alla sicurezza, all’innovazione e alla sostenibilità”, ha evidenziato l’AD Claudio Descalzi sottolineando il valore dei progressi compiuti ad oggi. Eni, a fronte di importanti investimenti mirati in ricerca e sviluppo, ha già ridotto del 40% le emissioni nette Scope 1 e 2 del settore Upstream e del 30% quelle complessive, rispetto al 2018. Le emissioni di metano sono diminuite di oltre il 20% nel 2023 per quanto riguarda il business Upstream, come attesta anche il riconoscimento del Gold Standard da parte del programma Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP 2.0) dell’UNEP e l’adesione a numerose iniziative globali, tra cui il fondo Global Flaring and Methane Reduction della Banca Mondiale. In questo percorso si inseriscono anche le collaborazioni strategiche avviate con partner internazionali, come Sonatrach in Algeria, EGAS in Egitto e ADNOC negli Emirati Arabi Uniti, per supportarne l’impegno nell’affrontare le sfide della transizione energetica.

A Just Transition: la necessità di una transizione energetica che avvenga in maniera giusta, ordinata, equa e pragmatica, in linea con l’accordo raggiunto nella COP28, è una vision che Eni condivide da anni, come emerge anche nel report. Ed è in questa direzione che guardano gli investimenti per ridurre le emissioni collegate alle produzioni Oil and Gas ed ampliare il portafoglio gas, vettore ponte nel percorso di transizione energetica. Ma anche l’accelerazione dello sviluppo industriale per la fusione a confinamento magnetico che permetterebbe di generare grandi quantità di energia a zero emissioni in modo sicuro e virtualmente illimitato. La Just Transition viene declinata da Eni nei diversi progetti volti a gestire gli impatti sociali della trasformazione, massimizzando le opportunità di sviluppo locale e lavorando in partnership con le comunità coinvolte, nel rispetto dei diritti umani e della tutela della salute e dell’ambiente. “L’energia rimane uno snodo cruciale, con le sue accezioni di sicurezza e opportunità di sviluppo. La transizione energetica è irreversibile, e dobbiamo garantirne la realizzazione senza sacrificare la competitività del sistema produttivo e la sostenibilità sociale”, ha ribadito infine Claudio Descalzi.