Claudio Descalzi: Eni for 2021 – A just transition, si rafforza l’impegno per la sostenibilità

1 Giugno 2022

È l’AD Claudio Descalzi a ribadirlo in occasione del lancio del 16esimo report volontario di sostenibilità: “In Eni sentiamo con forza la responsabilità di contribuire a dare accesso all’energia a tutti, sostenendo lo sviluppo dei Paesi in cui siamo presenti, e raggiungere le massime ambizioni dell’Accordo di Parigi”. Parole che trovano conferma nei numeri riportati in “Eni for 2021 – A just transition”, il documento che ne fotografa l’impegno concreto per una transizione equa soffermandosi nello specifico sui risultati sociali ed economici raggiunti nel percorso verso la neutralità carbonica al 2050 e sui nuovi obiettivi: non a caso il report si completa con “Eni for 2021 – Neutralità carbonica al 2050”, focus dedicato alle strategie e ai principali target di Eni in materia di clima, e con “Eni for 2021 – Performance di sostenibilità”, panoramica sugli indicatori ambientali, sociali e di governance della società.

E ad emergere in particolare è l’accelerazione nel percorso di decarbonizzazione: la nuova road map prevede una riduzione del 35% delle emissioni nette scope 1, 2 e 3 entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto ai livelli del 2018 (superiori agli obiettivi di -25% e -65% definiti nel precedente piano). Per quanto riguarda invece le emissioni nette scope 1 e 2, Eni arriverà a -40% entro il 2025 (rispetto ai livelli del 2018) e raggiungerà le zero emissioni nette entro il 2035, in anticipo di cinque anni rispetto al precedente piano. Non solo: aumenterà anche la quota degli investimenti dedicati alle nuove soluzioni energetiche, puntando al 30% entro il 2025, raddoppiando al 60% entro il 2030 e arrivando all’80% al 2040.

Il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione non può prescindere dalla crescente attenzione per una transizione giusta che, come auspicato in diverse occasioni proprio dall’AD Claudio Descalzi, tenga conto degli impatti che tale trasformazione energetica genera sulle persone, a partire dai lavoratori diretti e indiretti fino alle comunità e ai clienti. Eni infine, come documenta il report, nel 2021 ha rafforzato le partnership con le organizzazioni internazionali per la cooperazione allo sviluppo. Basti pensare alle attività finalizzate a migliorare l’accesso all’acqua in Iraq per la popolazione di Bassora attraverso gli impianti di trattamento delle acque messi a disposizione da Eni oppure ai progetti di diversificazione economica nel settore agricolo in Angola, Congo e Nigeria e ai progetti in Egitto per supportare l’imprenditoria locale e giovanile. Fondamentali in quest’ottica le iniziative per promuovere l’educazione e la formazione professionale realizzate ad esempio in Angola, Egitto, Iraq, Messico e Mozambico.

Nel sottolinearne il valore, l’AD Claudio Descalzi ha rimarcato come tale impegno sia oggi ancor più importante anche alla luce del particolare momento storico, segnato dal conflitto in Ucraina: “È necessario essere tanto più inclusivi e non divisivi, ricercando il bene comune e aumentando gli sforzi per garantire la sicurezza energetica europea, accelerando al contempo la decarbonizzazione”.