7 Gennaio 2022
Lo scorso 14 dicembre l’AD di Eni Claudio Descalzi ha sottoscritto insieme all’Amministratore Delegato di Sonatrach Toufik Hakkar un protocollo d’intesa per la cooperazione su iniziative nell’ambito della transizione energetica e un nuovo contratto petrolifero nell’area onshore del bacino del Berkine, dove Eni è leader dal 1981. Presenti anche il Ministro dell’Energia e delle Miniere Mohamed Arkab e l’Ambasciatore d’Italia ad Algeri Giovanni Pugliese. I due accordi attestano “l’impegno di Sonatrach e di Eni a proseguire nella strategia condivisa di sviluppo accelerato dei progetti, e di perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione nell’ambito del nostro impegno comune al raggiungimento della neutralità carbonica” ha commentato in merito l’AD Claudio Descalzi.
Il contratto è il primo che il Gruppo italiano firma da quando è entrata in vigore la nuova legge petrolifera algerina e copre un’area di 7880 km2 nella parte meridionale del bacino del Berkine, in prossimità di asset produttivi della società, Menzel Ledjemet Est (MLE) e Central Area Field Complex (CAFC), già operati dalla JV Eni-Sonatrach: l’AD Claudio Descalzi e l’AD di Sonatrach hanno condiviso l’impegno a realizzare nell’area un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo. L’entrata in vigore del nuovo contratto è subordinata all’approvazione da parte delle autorità algerine competenti.
Il protocollo d’intesa sottoscritto nell’occasione punta invece a rafforzare ed incrementare la cooperazione già in atto tra Eni e Sonatrach in ambito tecnologico, fondamentale nel proseguimento del percorso di decarbonizzazione intrapreso a supporto delle iniziative verso la carbon neutrality. Nello specifico prevede la valutazione di opportunità congiunte nei campi delle rinnovabili, dell’idrogeno, della cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2, della bio-raffinazione e di molteplici altre iniziative in linea con i rispettivi obiettivi di decarbonizzazione: un accordo in linea con l’impegno di Eni verso il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, ribadito in più occasioni dall’AD Claudio Descalzi.