10 Maggio 2017
Portare sviluppo e sostenibilità nei Paesi in cui Eni opera è uno degli obiettivi del gruppo, come ha ricordato l’AD Claudio Descalzi, confermato di recente alla guida dell’azienda per i prossimi anni. Con questo intento dieci anni fa è nata Eni Foundation, attiva in Ghana, Angola, Congo, Mozambico, Indonesia e Myanmar. Con i 35 milioni di euro impegnati dalla fondazione, sono state effettuate in questo decennio quattrocentomila visite pediatriche e un milione di vaccinazioni, 35mila donne sono state sottoposte a test HIV prima del parto e 190 bambini sono stati operati in Indonesia di labiopalatoschisi. Non solo: la fondazione del gruppo guidato da Claudio Descalzi ha contribuito alla costruzione di 57 strutture sanitarie e alla formazione di personale medico, portando acqua ed elettricità negli ospedali, attrezzature adeguate e mezzi di trasporto per raggiungere gli ambulatori anche nelle zone più periferiche. Per Eni Foundation prioritario, come fattore chiave di crescita, è la salute dei bambini. Per questo molti dei progetti seguiti riguardano la medicina materno-infantile, ostetrica e neonatale, la prevenzione della trasmissione di virus come l’HIV, la vaccinazione e l’assistenza sanitario-nutrizionale. Rientrano in quest’ottica anche le attività mirate a informare bambini e famiglie sulla correttezza di pratiche igienico-sanitarie e alimentari attraverso diverse metodologie, tra cui il teatro: realizzata in Mozambico l’iniziativa denominata “Il teatro fa bene”, che coinvolge alcuni attori in una performance mirata a trasmettere l’utilizzo di semplici tecnologie d’ausilio nella quotidianità. Ma la fondazione, su cui l’AD Claudio Descalzi punta molto, non si ferma qui: l’obiettivo è aumentare la presenza nei Paesi in cui già opera e attivare progetti in altre realtà in cui Eni lavora quotidianamente.