22 Aprile 2022
L’AD Claudio Descalzi lo ha evidenziato lo scorso 18 marzo in occasione della presentazione del Piano Strategico Eni 2022-2025 alla comunità finanziaria: nonostante la guerra in Ucraina ci stia costringendo a vedere il mondo in modo diverso da come lo conoscevamo, “le nostre ambizioni per una transizione energetica equa” non devono essere abbandonate.
Nel fronteggiare quindi le minacce alla sicurezza energetica generate da questa tragedia umanitaria, fondamentale è dare continuità al percorso virtuoso verso un mondo decarbonizzato che Eni ha intrapreso ormai da anni perché, come scritto dall’AD in un messaggio rivolto agli azionisti in occasione dell’Assemblea dello scorso anno, “prevenire e mitigare i cambiamenti climatici, guidando la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio è uno fra i fattori più determinanti nella creazione di valore di medio-lungo periodo”.
La sfida oggi, anche alla luce dell’evoluzione dello scenario geo-politico, si fa più complessa ma Eni è pronta ad affrontarla. “La nostra risposta immediata alla crisi attuale è stata quella di ricorrere alle nostre alleanze consolidate con i Paesi produttori per reperire fonti sostitutive di energia da destinare alle necessità europee”, ha spiegato Claudio Descalzi ricordando come tali azioni si accompagnino al “nostro impegno nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi decarbonizzati, che ci consentono di garantire la sicurezza energetica e la riduzione delle emissioni, proponendo ai nostri clienti un’ampia offerta di prodotti e servizi energetici decarbonizzati”.
Parole che riportano a quanto annunciato nei mesi scorsi dall’AD: il raggiungimento della completa neutralità carbonica entro il 2050, in linea con le riduzioni richieste dall’Accordo di Parigi per limitare l’aumento della temperatura a 1.5°C entro la fine del secolo. L’efficacia delle strategie messe in atto negli ultimi anni, nonostante le ripercussioni a livello globale dovute allo scoppio della pandemia e al conflitto in corso in Ucraina, permettono oggi “di accelerare il nostro percorso verso le zero emissioni nette, con un taglio del 35% delle emissioni scope 1, 2 e 3 entro il 2030, e dell’80% entro il 2040 rispetto al 2018”.
In quest’ottica il Gruppo guidato da Claudio Descalzi ha sviluppato un approccio distintivo che, come indicato nel Piano Strategico 2022-2025, fa leva principalmente su tecnologie proprietarie e breakthrough, nuovi modelli di business e alleanze con gli stakeholder: questa dunque la Eni del futuro, ancora più sostenibile e pronta a “continuare a cogliere le opportunità create dalla transizione verso la completa neutralità carbonica, creando valore per tutti i nostri stakeholder”.