21 Giugno 2024
“Il Regno Unito rappresenta una destinazione attrattiva per gli investimenti di Eni, soprattutto nell’ambito della decarbonizzazione”, aveva sottolineato l’AD Claudio Descalzi lo scorso marzo nel giorno in cui il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero del Regno Unito diede ad Eni l’autorizzazione formale per la costruzione, messa in opera e riconversione dell’infrastruttura relativa al trasporto di CO2 del progetto HyNet North West. E a rappresentare una riconferma dell’interesse dei principali stakeholder istituzionali verso il progetto anche la visita agli impianti di una delegazione guidata dall’ambasciatore italiano in UK Inigo Lambertini.
Presenti lo scorso 19 giugno anche diversi rappresentanti della Delegazione dell’Unione Europea nel Regno Unito: l’incontro ha rappresentato l’occasione per ribadire il ruolo di primo piano che Eni riveste nel settore della cattura e dello stoccaggio della CO2 (CCS) e per rimarcare la centralità della CCS nella strategia di transizione energetica.
Non a caso l’AD Claudio Descalzi, anche in diverse recenti occasioni, ha ribadito l’impegno del Gruppo nel “promuovere e sviluppare progetti innovativi per affrontare il cambiamento climatico, soprattutto nei settori con emissioni hard-to-abate”: nell’affrontare questa sfida “la CCS avrà un ruolo cruciale eliminando in modo sicuro le emissioni di CO2 provenienti da industrie che attualmente non dispongono di soluzioni altrettanto efficienti ed efficaci”.
HyNet North West, promosso e sviluppato da un consorzio composto da più partner di cui Eni è capofila attraverso Eni UK, punta a catturare nel Regno Unito l’anidride carbonica prodotta dalle industrie sulla terraferma e a immagazzinarla definitivamente e in maniera sicura nei giacimenti di idrocarburi esauriti del Mare d’Irlanda. In questo modo, grazie alla tecnologia Carbon Capture and Storage (CCS), uno dei distretti più energivori del Regno Unito sarà trasformato nel primo distretto produttivo a basse emissioni di gas a effetto serra al mondo.
L’avvio delle attività di stoccaggio della CO2 è previsto per la metà del decennio in corso. Nello specifico saranno impiegati i campi offshore di Hamilton, Hamilton North e Lennox di Eni UK ormai esauriti. L’ottica inoltre è di sviluppare anche una filiera nell’idrogeno a basse emissioni attraverso l’integrazione degli attuali impianti che lo ricavano dal gas naturale con le attività di CCS.
In ambito CCS, il Gruppo guidato da Claudio Descalzi ha stabilito una posizione di leadership non solo nel Regno Unito ma anche in Italia e sta sviluppando ulteriori iniziative nel Mare del Nord, in Nord Africa e in Estremo Oriente.