11 Novembre 2022
Il futuro dell’energia tra emergenza e transizione: l’AD Claudio Descalzi ne ha parlato lo scorso 9 novembre, ospite del Forum ANSA dedicato alle prospettive di sviluppo del mondo energetico. Rispondendo alle domande dei giornalisti e del direttore dell’Agenzia Luigi Contu, l’AD ha ribadito l’impegno di Eni nel garantire la sicurezza energetica proseguendo al contempo nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione: in questa direzione dovrebbe guardare non solo l’intero Paese ma anche la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 27).
Il vertice sul clima, in programma il 7 e l’8 novembre in Egitto, “non può che confermare gli obiettivi climatici ma dovrà tenere conto del breve, del medio e del lungo termine perché adesso abbiamo questo problema di sicurezza energetica che è contingente”. È giusto quindi, come ha sottolineato l’AD Claudio Descalzi, che la sostenibilità ambientale sia la priorità “ma ci devono essere altre gambe” dato che “su una sola si fa fatica a stare in piedi”: una di queste gambe è “legata alla sicurezza energetica” mentre l’altra è quella “della competitività”.
Lasciando indietro sicurezza e competitività infatti “non riesci più a fare business”: sostenibilità, sicurezza energetica e competitività, come ha osservato l’AD di Eni, “possono stare insieme se le cose non si fanno in modo ideologico”.
In quest’ottica diventa dunque necessario utilizzare “tutte le tecnologie a nostra disposizione che impiegano prodotti puliti, compresi i biocarburanti perché le rinnovabili da sole non bastano a risolvere il problema”. Diverse quelle citate da Claudio Descalzi: “C’è tutta la catena dei biocarburanti che non vengono da idrocarburi ma da agricoltura, da arbusti oleosi coltivati in zone desertiche. Abbiamo fatto 7 accordi in Africa e stiamo già importando dal Kenya”. Il valore del progetto è anche nelle ricadute positive per il territorio: basti pensare che dà lavoro a quasi 100mila famiglie. Inoltre produce olio per le bioraffinerie di Venezia e Gela: “Dopo anni di test possiamo usare questi biocarburanti al 100% sui motori euro 4, euro 5 ed euro 6. E sono complementari a tutta la crescita dell’auto elettrica”.